Museo e Villaggio Africano
Il Museo e Villaggio africano è stato fondato ed inaugurato nel 1984 dai Missionari Passionisti, congregazione religiosa fondata da San Paolo della Croce nel 1743, secondo tre finalità principali: formazione, solidarietà,cultura.
Calcinate, località alle porte di Bergamo che ha ospitato la struttura prima del trasferimento a Basella di Urgnano, è divenuta una tappa obbligata, propedeutica o conclusiva per:
L'attività di evangelizzazione e promozione umana dei Passionisti in Africa Orientale, con una presenza consolidata da oltre mezzo secolo ha portato, nel 1995, al lancio di progetti di sostegno a distanza, vero e proprio volano di un circolo virtuoso di riduzione della povertà, avendo assicurato alimentazione, assistenza sanitaria e istruzione a migliaia di bambini ed adolescenti.
D'altro canto far conoscere tradizioni, abitudini e principi di diversi popoli, così come far luce sulle trasformazioni sociali, artistiche e spirituali in atto nell'Africa subsahariana costituiscono la missione culturale di questo museo. Pertanto il Museo e Villaggio Africano, si propone di rompere il silenzio calato dai mass media su questo Continente, attraverso:
la scuola di missionarietà, tradizionale momento d'incontro
e di condivisione della prima domenica del mese;
la libera consultazione della propria emeroteca;
la pubblicazione sul sito di notizie e dossier di approfondimento sulle tante voci plurali del continente africano.
Calcinate, località alle porte di Bergamo che ha ospitato la struttura prima del trasferimento a Basella di Urgnano, è divenuta una tappa obbligata, propedeutica o conclusiva per:
- progetti di educazione alla società multiculturale per le scuole;
- momenti di formazione all'accoglienza dei migranti per gli oratori;
- percorsi di conoscenza di stili di vita e valori diversi per adulti.
L'attività di evangelizzazione e promozione umana dei Passionisti in Africa Orientale, con una presenza consolidata da oltre mezzo secolo ha portato, nel 1995, al lancio di progetti di sostegno a distanza, vero e proprio volano di un circolo virtuoso di riduzione della povertà, avendo assicurato alimentazione, assistenza sanitaria e istruzione a migliaia di bambini ed adolescenti.
D'altro canto far conoscere tradizioni, abitudini e principi di diversi popoli, così come far luce sulle trasformazioni sociali, artistiche e spirituali in atto nell'Africa subsahariana costituiscono la missione culturale di questo museo. Pertanto il Museo e Villaggio Africano, si propone di rompere il silenzio calato dai mass media su questo Continente, attraverso:
la scuola di missionarietà, tradizionale momento d'incontro
e di condivisione della prima domenica del mese;
la libera consultazione della propria emeroteca;
la pubblicazione sul sito di notizie e dossier di approfondimento sulle tante voci plurali del continente africano.