Museo Civico Carlo Verri di Biassono
Il Museo Civico di Biassono nasce nel 1977.
La sua fondazione è collegata ad importanti ritrovamenti archeologici sul territorio comunale, presso Cascina Sant’Andrea, dove l’8 giugno 1975 furono rinvenute, in un unico blocco, 2239 monete romane.Gli scavi - regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza Archeologica - misero in luce anche i resti di una villa romana, di cui sono tuttora visibili una cisterna (visitabile) e scarse opere murarie. Questi furono condotti dal GRAL, Gruppo di Ricerche Archeostoriche del Lambro, fondato nel 1973 presso la Scuola Media sperimentale G. Parini di Sovico e guidato dal prof. Alberico Lopiccoli.
I reperti rimasero esposti per qualche tempo nell’atrio della sala civica in Villa Verri - sede municipale - e intorno ad essi si è formato il primo nucleo delle raccolte archeologiche del Museo.
Le monete vennero subito trasferite presso le Raccolte Archeologiche e Numismatiche del Comune di Milano, dove sono state restaurate e sono divenute oggetto di una recente pubblicazione, ma l’acquisizione di materiali archeologici era destinata a continuare, così come il recupero ed il restauro di oggetti di cultura popolare da parte del GRAL, trasferitosi nel frattempo a Biassono, prima presso i locali della Scuola Elementare e poi nei sotterranei della stessa Villa Verri.
Il materiale recuperato, catalogato, restaurato e studiato, divenne ben presto tale, per numero e varietà, da richiedere una sistemazione più organica e ausilii didattici più avanzati.
Nel 1980 il Museo venne riconosciuto dalla Regione Lombardia, e si cominciò a trasferire e ad esporre parte dei materiali in Cascina Cossa di proprietà comunale.
Nel 1988 l’Amministrazione Comunale decideva di procedere al recupero della Cascina, ormai fatiscente..
Le collezioni furono interamente trasferite nel cinquecentesco Palazzo Croce-Bossi. I complessi lavori di restauro (progetto arch. Pertot e Canè) avevano inizio nel 1989, per terminare al principio del 1994..
La nuova sede è divenuta operativa ed è stata inaugurata l’11 novembre 1994, nel giorno della festa patronale di San Martino.
Da allora il Museo è intitolato a Carlo Verri, fratello dei più noti Pietro e Alessandro, personaggi di grande spicco della cultura settecentesca milanese ed europea. La ragione della dedica è il legame che Carlo, più dei fratelli, sviluppò con Biassono, che elesse a sua residenza preferita, alternando le cure della politica allo sviluppo di nuove tecniche agrarie, alle quali dedicò importanti opere a stampa..
A distanza di soli 6 anni dalla sua inaugurazione, dopo l'acquisizione del materiare di Briosco della raccolta Davide Pace e l'ampliamento della sezione didattica, l'area museale risulta già stretta per poter ospitare tutte le iniziative del museo e si stà già pensando alla possibilità di identificare nuovi spazi, come Casa Bossi, per l'esposizione permamente della sezione etnografica..
L’attuale conservatore delle raccolte è il dottor Ermanno A. Arslan.