La vegetazione sinantropica in provincia di Sondrio
I ben noti fiori della comunissima Silene vulgaris
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
I prati stabili da fieno sono largamente presenti in tutto il territorio provinciale, con il massimo sviluppo nel fondovalle, dove beneficiano di un clima migliore e di un più lungo periodo vegetativo che li porta a garantire fino a tre-quattro sfalci regolari durante l'anno. Tuttavia, sono ampiamente diffusi anche nelle fasce medioeuropea e boreale inferiore, in corrispondenza dei cosiddetti "maggenghi", e boreale superiore, come nella Valle di Livigno, fino a dove sia comunque possibile ottenere almeno un taglio annuale.
Come è noto a tutti, la grande estensione dei prati, ambienti normalmente secondari in quanto ottenuti in seguito alla rimozione della vegetazione boschiva o arbustiva originaria, si spiega con la necessità di alimentare il bestiame anche nella stagione invernale, sfruttando la capacità delle specie foraggiere di mantenere sostanzialmente inalterato il proprio valore alimentare anche dopo l'essiccazione, sempre che venga eseguita in modo corretto.
Come è noto a tutti, la grande estensione dei prati, ambienti normalmente secondari in quanto ottenuti in seguito alla rimozione della vegetazione boschiva o arbustiva originaria, si spiega con la necessità di alimentare il bestiame anche nella stagione invernale, sfruttando la capacità delle specie foraggiere di mantenere sostanzialmente inalterato il proprio valore alimentare anche dopo l'essiccazione, sempre che venga eseguita in modo corretto.