The virtual museum of stories through images

Home > Projects > Sondrio > La vegetazione sinantropica in provincia di Sondrio - Page 16/27

La vegetazione sinantropica in provincia di Sondrio

La fioritura del colchico (Colchicum autumnale) segna la fine della stagione vegetativa delle piante dei prati
La fioritura del colchico (Colchicum autumnale) segna la fine della stagione vegetativa delle piante dei prati
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
I fattori selettivi legati agli interventi antropici sono evidentemente i più decisivi nel determinare la composizione floristica dei prati, tanto è vero che quest'ultima non mostra marcate differenze fra le situazioni di fondovalle e quelle montane. Le diversità, tuttavia, si evidenziano qualora un fattore ambientale (ad esempio la quantità di acqua nel suolo) diventi effettivamente preponderante, tanto da selezionare ulteriormente le piante che compongono la cotica erbosa.
I maggiori rappresentanti dei prati stabili, anche in termini di quantità, appartengono alle graminacee, il grande popolo delle erbe a foglie sottili e appuntite (i classici "fili d'erba").

Fra queste le più comuni sono Arrhenatherum elatius (detta avena maggiore, la specie che dà maggiore evidenza ai prati di fondovalle e di bassa quota), Festuca pratensis, Dactylis glomerata, Lolium perenne, Poa pratensis, P. trivialis, Bromus hordaceus, Anthoxanthum odoratum, Cynosurus cristatus, Holcus lanatus, Briza media. Nello sfondo perennemente verde disegnato da queste piante si succedono, durante l'arco delle stagioni, le vivaci fioriture di tutte le altre numerose specie: composite (Taraxacum officinale, Leontodon autumnalis, Crepis capillaris, Centaurea nigrescens, Leucanthemum vulgare), leguminose (Trifolium pratense, T. repens, Lotus corniculatus, Medicago sativa), ombrellifere (Heracleum sphondylium, Daucus carota, Pimpinella major) e inoltre Viola tricolor, Silene vulgaris, Salvia pratensis, Cardaminopsis halleri, Achillea roseo-alba, Myosotis sylvatica, Cerastium holosteoides, Rumex acetosa, Euphrasia rostkoviana. Ognuna di queste specie ha il suo momento di massima fioritura che, in alternanza e sovrapposizione con quello degli altri, determina una continua variazione di dominanze cromatiche, interrotte bruscamente dai tagli e concluse normalmente dal rosa delicato del colchico (Colchicum autumnale), il "fiù del frecc" di una poesia di Bruno Besta del 1957, che fra settembre e ottobre fa calare il sipario su questa sfilata di colori e di modelli.

Nei prati dell'area dei maggenghi alcune specie, più tipicamente montane, tendono ad aggiungersi o sostituirsi a quelle elencate. Così la regressione di Arrhenatherum elatius con la quota è compensata dalla sostituzione con Trisetum flavescens, che caratterizza fitosociologicamente questa variante montana dei prati. Possono comparire inoltre anche Crocus albiflorus, Carum carvi, Trifolium montanum, Trollius europaeus, Alchemilla vulgaris (sensu latu), Agrostis tenuis, Phyteuma orbiculare, Phyteuma betonicifolium, Thalictrum minus, Geranium sylvaticum, Astrantia major.
The images and texts contained in the site are subject to copyright. Any use of these materials outside the site is subject to authorisation by the owners.