La vegetazione sinantropica in provincia di Sondrio
Opuntia vulgaris, piccola cactacea americana da parecchi decenni naturalizzata in provincia di Sondrio, dove cresce sui muri e le rupi nell'area della vite
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
Le specie spontaneizzate e naturalizzate devono essere attualmente considerate come parte integrante della flora italiana, di cui rappresentano circa il 9-10% del numero totale di specie.
Non stupisce che molte di esse, forse la maggioranza, siano a ciclo annuale (terofite) ed abbiano i connotati delle specie sinantropiche: gli ambienti aperti, alterati e disturbati offrono, infatti, un minore grado di concorrenza da parte della flora autoctona. Inoltre, il grande successo di alcune, oggi talmente diffuse da rappresentare un vero problema ecologico, è dipeso anche dalla mancanza di quel controllo che nel paese originario viene esercitato da parassiti e malattie.
Non stupisce che molte di esse, forse la maggioranza, siano a ciclo annuale (terofite) ed abbiano i connotati delle specie sinantropiche: gli ambienti aperti, alterati e disturbati offrono, infatti, un minore grado di concorrenza da parte della flora autoctona. Inoltre, il grande successo di alcune, oggi talmente diffuse da rappresentare un vero problema ecologico, è dipeso anche dalla mancanza di quel controllo che nel paese originario viene esercitato da parassiti e malattie.