Le esplorazioni botaniche in provicia di Sondrio
Frontespizio dell'opera "Pinax theatri botanici" di Caspar Bahuin
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno
Il primo dei botanici d'oltralpe a lasciare testimonianze della sua visita in Valtellina fu Conrad Gesner (1516-1565) che vi giunse nel 1561 attraverso il Septimer Pass e la Valchiavenna, spingendosi poi fino a Bormio. Nel racconto dei suoi viaggi, oltre a menzionare le località visitate, Gesner riferisce di aver raccolto alcune piante osservate qui e là, soprattutto nella zona di Bormio dove risiedette per un mese. Insieme a lui viaggiava Johannes Bauhin (1541-1612), di cui restano alcune opere di botanica uscite postume, senza tuttavia riferimenti precisi alla flora della provincia di Sondrio.
Una di queste opere fu curata dal fratello minore, Caspar Bauhin (1560-1624), che fu invece un insigne botanico, autore del "Pinax theatri botanici", opera fondamentale in cui elenca circa 6000 specie e tenta di mettere ordine fra i nomi delle piante che erano state citate fin dal tempo dei Greci e dei Romani, verificandone la sinonimia.
In un'altra opera, C. Bauhin descrive circa 600 specie, molte delle quali raccolte sulle Alpi Retiche da lui direttamente o da altri, tra cui alcune citazioni relative alle osservazioni compiute dal fratello Johannes nel viaggio compiuto con Gesner nel 1561.
Una di queste opere fu curata dal fratello minore, Caspar Bauhin (1560-1624), che fu invece un insigne botanico, autore del "Pinax theatri botanici", opera fondamentale in cui elenca circa 6000 specie e tenta di mettere ordine fra i nomi delle piante che erano state citate fin dal tempo dei Greci e dei Romani, verificandone la sinonimia.
In un'altra opera, C. Bauhin descrive circa 600 specie, molte delle quali raccolte sulle Alpi Retiche da lui direttamente o da altri, tra cui alcune citazioni relative alle osservazioni compiute dal fratello Johannes nel viaggio compiuto con Gesner nel 1561.