La flora e la vegetazione delle praterie alpine
Fiori di arnica (Arnica montana) molto apprezzata per le sue proprietà medicinali
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
Sui pendii ben esposti e soleggiati il curvuleto viene sostituito da altri due tipi di prateria non sempre esclusivi della fascia alpica, dato che scendono frequentemente a quote inferiori: il festuceto a Festuca halleri e il festuceto a Festuca scabriculmis subsp. luedii.
Il festuceto a Festuca halleri è stato descritto come caratteristico delle Alpi interne a clima continentale e raggiunge, nella sua forma più tipica, anche il settore dell'alta Valtellina, mentre con forme limitate e un po' anomale è presente anche nell'alta Val San Giacomo e in Valmalenco.
Questo festuceto è una prateria rigogliosa, ben irrorata dalle acque superficiali e arricchita di ottime specie foraggiere, così da costituire un pascolo di notevole valore. La rinomanza dei pascoli dello Stelvio si deve appunto alla grande estensione di questa prateria nell'alta Valle del Braulio, dove è ben sviluppata sul versante destro idrografico fino a oltre la Quarta Cantoniera. Vi fanno parte diverse graminacee (Phleum alpinum, Anthoxanthum alpinum, Avena versicolor, Poa alpina, Agrostis alpina), composite (Hieracium alpicola, H. glaciale, H. auricula, Crepis aurea, Arnica montana), rosacee (Geum montanum, Potentilla aurea), leguminose (Trifolium alpinum).
Il festuceto a Festuca halleri è stato descritto come caratteristico delle Alpi interne a clima continentale e raggiunge, nella sua forma più tipica, anche il settore dell'alta Valtellina, mentre con forme limitate e un po' anomale è presente anche nell'alta Val San Giacomo e in Valmalenco.
Questo festuceto è una prateria rigogliosa, ben irrorata dalle acque superficiali e arricchita di ottime specie foraggiere, così da costituire un pascolo di notevole valore. La rinomanza dei pascoli dello Stelvio si deve appunto alla grande estensione di questa prateria nell'alta Valle del Braulio, dove è ben sviluppata sul versante destro idrografico fino a oltre la Quarta Cantoniera. Vi fanno parte diverse graminacee (Phleum alpinum, Anthoxanthum alpinum, Avena versicolor, Poa alpina, Agrostis alpina), composite (Hieracium alpicola, H. glaciale, H. auricula, Crepis aurea, Arnica montana), rosacee (Geum montanum, Potentilla aurea), leguminose (Trifolium alpinum).