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La flora e la vegetazione dei boschi di aghifoglie

Folte boscaglie di Ontano verde (Alneti)
Folte boscaglie di Ontano verde (Alneti)
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
LE BOSCAGLIE AD ONTANO VERDE
"Fratello minore" degli ontani a portamento arboreo dei boschi ripariali di quote medio-basse, l'ontano verde (Alnus viridis) è un arbusto rigoglioso a rami arcuato-ascendenti e flessibili, molto resistenti alla compressione e al piegamento. Strettamente igrofilo come tutti gli ontani, predilige un clima fresco ad elevata umidità e suoli ben riforniti d'acqua, ma sempre sciolti e/o detritici e mai soggetti a ristagni prolungati.
L'ontano verde, conosciuto in varie zone della provincia con il nome dialettale di maròs, forma boscaglie folte e compatte, che si dispongono lungo gli incassati torrenti montani, nei valloncelli percorsi dalle slavine, sulle conoidi e nelle aree di accumulo della neve invernale, alla base dei circhi e di pareti rocciose di stillicidio, specialmente se esposte a nord, su pendii con regolare scorrimento d'acqua. In molte di queste situazioni gli ontani esercitano un ruolo importante nella stabilizzazione dei versanti, soprattutto se molto ripidi e ricchi d'acqua e quindi particolarmente soggetti al rischio di frane e smottamenti.

La boscaglia a ontano verde, chiamata Alnetum viridis, è un tipico esempio di vegetazione azonale, poiché si adatta a situazioni limite per la vegetazione forestale e non è legata ad una particolare fascia altitudinale.
I solchi vallivi e i canaloni, scavati dai torrenti attraverso i boschi di conifere, consentono la discesa di queste boscaglie fino a quote basse, dove vengono a contatto con i boschi ripariali ad ontano bianco, con i quali mantengono un'evidente continuità ecologica e floristica. Verso l'alto, invece, si inerpicano spesso oltre la vegetazione forestale, anche se, in questo caso, la loro grande estensione attuale deriva forse più da antichi disboscamenti che da cause naturali legate all'orografia o alla morfologia accidentata. Esemplificativo è il caso dalle valli orobiche, in cui questo tipo di associazione vegetale ha oggi un'estensione notevolissima, rivestendo anche i fianchi delle montagne. È molto probabile che ciò si debba alla concomitanza di cause antropiche (disboscamenti) e di cause naturali, quali una morfologia aspra e spesso ostile alla vegetazione boschiva e un clima molto umido e piovoso, ottimale all'affermazione degli alneti.
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