La flora e la vegetazione dei boschi di aghifoglie
Estese e folte boscaglie di pino mugo (pinus mugo)
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Photo: R. Ferranti)
LE BOSCAGLIE DI PINO MUGO
Le boscaglie di pino mugo (mughete) costituiscono un elemento caratteristico del paesaggio dell'alta Valtellina.
Qui il pino mugo (Pinus mugo) è presente sia con individui a portamento arbustivo (Pinus mugo subsp. mugo), che costituiscono basse ed estese boscaglie pioniere sui pendii coperti da detriti calcareo-dolomitici (Val Zebrù, Cresta della Reit, Valle del Braulio, Monte delle Scale, Val Viera, ecc.), sia con individui a portamento più eretto (Pinus mugo subsp. uncinata), che formano boschi aperti e luminosi nella Valle di Fraele e nella Valle del Gallo, in diretta continuità con quelli presenti nella vicina Engadina.
La sottospecie mugo, dal tipico portamento prostrato-ascendente e caratteristica, ma non esclusiva, dei suoli carbonatici, è diffusa prevalentemente sulle Alpi centro-orientali. La sottospecie uncinata, dal portamento prevalentemente arboreo, ha invece il baricentro di diffusione nelle Alpi centro-occidentali e non sembra mostrare preferenze di substrato.
Le due sottospecie, comunque, non sono chiaramente distinguibili, in quanto né il portamento, né il profilo asimmetrico delle pigne, né la caratteristica uncinatura sulle squame delle pigne stesse sono caratteri sufficientemente stabili. Anche l'ecologia non sembra costituire un elemento discriminante sicuro. Ne consegue che nelle Alpi centrali, dove mugo e uncinata vengono a contatto, l'attribuzione all'una o all'altra sottospecie è resa ancora più difficile dalla presenza di individui con caratteri sfumati ed intermedi.
Di fatto, l'inquadramento tassonomico di questi pini è ancora controverso, al punto che alcuni botanici considerano la subsp. uncinata una specie a sé stante (pino uncinato).
Le boscaglie di pino mugo (mughete) costituiscono un elemento caratteristico del paesaggio dell'alta Valtellina.
Qui il pino mugo (Pinus mugo) è presente sia con individui a portamento arbustivo (Pinus mugo subsp. mugo), che costituiscono basse ed estese boscaglie pioniere sui pendii coperti da detriti calcareo-dolomitici (Val Zebrù, Cresta della Reit, Valle del Braulio, Monte delle Scale, Val Viera, ecc.), sia con individui a portamento più eretto (Pinus mugo subsp. uncinata), che formano boschi aperti e luminosi nella Valle di Fraele e nella Valle del Gallo, in diretta continuità con quelli presenti nella vicina Engadina.
La sottospecie mugo, dal tipico portamento prostrato-ascendente e caratteristica, ma non esclusiva, dei suoli carbonatici, è diffusa prevalentemente sulle Alpi centro-orientali. La sottospecie uncinata, dal portamento prevalentemente arboreo, ha invece il baricentro di diffusione nelle Alpi centro-occidentali e non sembra mostrare preferenze di substrato.
Le due sottospecie, comunque, non sono chiaramente distinguibili, in quanto né il portamento, né il profilo asimmetrico delle pigne, né la caratteristica uncinatura sulle squame delle pigne stesse sono caratteri sufficientemente stabili. Anche l'ecologia non sembra costituire un elemento discriminante sicuro. Ne consegue che nelle Alpi centrali, dove mugo e uncinata vengono a contatto, l'attribuzione all'una o all'altra sottospecie è resa ancora più difficile dalla presenza di individui con caratteri sfumati ed intermedi.
Di fatto, l'inquadramento tassonomico di questi pini è ancora controverso, al punto che alcuni botanici considerano la subsp. uncinata una specie a sé stante (pino uncinato).