La flora e la vegetazione dei boschi di aghifoglie

La brughiera a ginepro e uva ursina è un po' il contraltare dei rododendreti: i ginepri, infatti, amano i versanti caldi, aridi e ben illuminati tanto quanto i rododendri prediligono i pendii umidi e ombrosi.
Di questo tipo di arbusteto esistono due varianti altitudinali, differenziate in base alla presenza del ginepro comune (Juniperus communis), dal portamento eretto-ascendente, oppure del ginepro nano (Juniperus nana), dal portamento prostrato, che sostituisce il primo a quote più elevate.
In entrambi i casi si tratta di formazioni a bassi arbusti, talora aperte e discontinue, la cui presenza è in qualche modo ricollegabile all'intervento umano.

Le brughiere a ginepro comune sono tipiche delle quote medio-inferiori, dove rappresentano spesso forme di degradazione della vegetazione forestale, in seguito a tagli o incendi, oppure costituiscono elementi di recente formazione in seguito alla contrazione o all'abbandono di aree pascolate in prossimità di maggenghi o alpeggi.
Il corteggio floristico è vario. Il brugo (Calluna vulgaris) acquisisce fin dalle quote più basse il suo ruolo di specie caratteristica, mentre la seconda entità più rappresentativa, l'uva orsina (Arctostaphylos uva-ursi), lo assume soltanto a partire da quote superiori a 1000 m circa. A bassa quota il ginepreto fa parte di quel complesso di comunità xero-termofile tipiche dei versanti caldi e soleggiati, ospitando specie in comune con esse ed altre che poi lo seguono anche in ambiti superiori (ad esempio, Lembotropis nigricans, Genista germanica, Cytisus scoparius, Potentilla alba, Stachys recta, Anthericum liliago, Carex pallescens).