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Come si manifesta l’evoluzione delle piante?

Salvia pratensis L. - Ophrys sphegodes Miller
Salvia pratensis L. - Ophrys sphegodes Miller
© Orto Botanico di Bergamo
Vento e insetti

Le Angiosperme più antiche si ritiene siano state anemogame, (impollinate dal vento). Con la diffusione degli insetti, a partire da 100 milioni di anni fa, esse passarono gradualmente all'impollinazione entomogama: dal Cretaceo si ebbe una continua coevoluzione tra piante e insetti impollinatori che portò ad una progressiva trasformazione sia morfologica, soprattutto dei fiori e degli apparati boccali di insetti, che biochimica, con la sintesi di composti chimici di richiamo (pigmenti, odori, sostanze zuccherine).

In alcune specie l'evoluzione della modalità di impollinazione entomogama ha portato ad una estrema specializzazione legata alla comparsa di strutture altamente complesse.

La salvia comune (Salvia pratensis) ha un petalo trasformato in modo tale da favorire l'appoggio dell'insetto ed un sistema di bilanciamento dei 2 stami (ulteriore specializzazione) che fa in modo che essi si pieghino in avanti all'arrivo di quest'ultimo, così da applicare granuli di polline maturi sul suo dorso. Alcune orchidee (Ophrys sphegodes) simulano con forme e colori del labello la femmina dell'insetto pronubo.
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