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Le piante dell’uomo: il grano saraceno a Teglio in Valtellina

Campo di grano saraceno in fioritura - Località: Palama di Teglio
Campo di grano saraceno in fioritura - Località: Palama di Teglio
© Biblioteca Comunale di Teglio
Diffusione del grano saraceno nel territorio lombardo e, in particolare, a Teglio (Valtellina)

Secondo l'opinione dello studioso Luigi Messedaglia (1874-1956), l'opera manzoniana rappresenta un'interessante fonte storico-letteraria della presenza del grano saraceno in Lombardia.

Nel saggio "A proposito di grano saraceno e di polenta. Note manzoniane" (1931), l'Autore esordisce con queste parole: Chi non ha presente Renzo, che, nel capitolo VI dei Promessi Sposi, va alla ricerca di Tonio, e lo trova in casa, affaccendato a preparare la polenta?

Manzoni, buon conoscitore della storia agraria, doveva sapere che nei primi decenni del Seicento (la scena descritta va collocata nel 1628) in Lombardia mancava ancora il mais, mentre era certamente presente il saraceno.

Perciò la polenta preparata da Tonio per il suo misero desco era verosimilmente una polenta taragna, fatta con grano saraceno (Fagopyrum Esculentum), la cui farina era indispensabile per l'alimentazione dei contadini che abitavano nelle zone collinose e montane.
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