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Le specie vegetali rare e interessanti: diffusione, significato, pregio
Anche la coesistenza di specie prettamente alpine con altre di derivazione più meridionale non fanno che confermare questa realtà. Primula integrifolia e Dianthus glacialis sono due esempi di specie ad ampia diffusione retica che raggiungono il crinale orobico come limite meridionale della loro diffusione.
Per contro, Anemone narcissiflora e Corydalis lutea sono specie legate ai margini esterni (meridionale e settentrionale) delle Alpi, che in provincia di Sondrio risultano presenti, infatti, solo sul versante orobico. Anche Barbarea bracteosa, specie diffusa in tutto il settore appenninico, sembra trovare nelle Alpi Orobie, e più in generale nella fascia prealpina, il suo limite settentrionale.
A proposito di specie tipicamente prealpine vanno ricordate le diverse piante diffuse nella zona lariana che scompaiono quasi bruscamente poco prima dell'imbocco della Valtellina e della Valchiavenna, indice evidente di un mutamento non repentino, ma comunque sensibile, di certe condizioni climatiche e vegetazionali.
Ad esempio non penetrano in territorio provinciale gli ellebori (Helleborus niger, H. foetidus, H. viridis), Galanthus nivalis, Anemone ranunculoides, mentre Erythronium dens-canis diviene molto raro (due sole stazioni accertate finora), Daphne laureola è presente solo in una località e Leucojum vernum, pur penetrando molto nelle valli, è alquanto meno comune rispetto alla fascia prealpina.
Per contro, Anemone narcissiflora e Corydalis lutea sono specie legate ai margini esterni (meridionale e settentrionale) delle Alpi, che in provincia di Sondrio risultano presenti, infatti, solo sul versante orobico. Anche Barbarea bracteosa, specie diffusa in tutto il settore appenninico, sembra trovare nelle Alpi Orobie, e più in generale nella fascia prealpina, il suo limite settentrionale.
A proposito di specie tipicamente prealpine vanno ricordate le diverse piante diffuse nella zona lariana che scompaiono quasi bruscamente poco prima dell'imbocco della Valtellina e della Valchiavenna, indice evidente di un mutamento non repentino, ma comunque sensibile, di certe condizioni climatiche e vegetazionali.
Ad esempio non penetrano in territorio provinciale gli ellebori (Helleborus niger, H. foetidus, H. viridis), Galanthus nivalis, Anemone ranunculoides, mentre Erythronium dens-canis diviene molto raro (due sole stazioni accertate finora), Daphne laureola è presente solo in una località e Leucojum vernum, pur penetrando molto nelle valli, è alquanto meno comune rispetto alla fascia prealpina.