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Le specie vegetali rare e interessanti: diffusione, significato, pregio
Sul suo inquadramento sistematico si è molto discusso in passato e ancora oggi mancano certezze assolute. Tuttavia, S. dodecandra, che appare del tutto isolata geograficamente, sembra avere i suoi parenti più prossimi in alcune specie endemiche dell'Albania (S. albanica) e dell'Armenia (S. armenica), con le quali possiede notevoli affinità.
Viola comollia, scoperta anch'essa da Massara e poi da lui stesso descritta nel 1833, è una piccola e graziosa viola dai fiori rosei. E' presente nel settore orobico più orientale, in corrispondenza delle cime maggiori e dei ghiacciai residui, in un territorio esteso dalla Val Belviso alla Val Venina. Inoltre, una stazione isolata di questa specie è stata riscoperta qualche anno fa sul Monte Legnone, a conferma di un'antica segnalazione risalente al 1889.
Vegeta su detriti morenici e di falda, insinuando i fusti sottili e striscianti tra le pietre, e si rinviene nelle aree periglaciali, in prossimità dei valichi e nei valloncelli pietrosi.
Viola comollia appartiene ad un gruppo di specie molto affini e di cui si ipotizza un progenitore comune, tutte endemiche e diffuse fra le Alpi e il Caucaso. Le entità geograficamente più vicine sono Viola cenisia e Viola nummularifolia, entrambe presenti sulle Alpi Occidentali.
Viola comollia, scoperta anch'essa da Massara e poi da lui stesso descritta nel 1833, è una piccola e graziosa viola dai fiori rosei. E' presente nel settore orobico più orientale, in corrispondenza delle cime maggiori e dei ghiacciai residui, in un territorio esteso dalla Val Belviso alla Val Venina. Inoltre, una stazione isolata di questa specie è stata riscoperta qualche anno fa sul Monte Legnone, a conferma di un'antica segnalazione risalente al 1889.
Vegeta su detriti morenici e di falda, insinuando i fusti sottili e striscianti tra le pietre, e si rinviene nelle aree periglaciali, in prossimità dei valichi e nei valloncelli pietrosi.
Viola comollia appartiene ad un gruppo di specie molto affini e di cui si ipotizza un progenitore comune, tutte endemiche e diffuse fra le Alpi e il Caucaso. Le entità geograficamente più vicine sono Viola cenisia e Viola nummularifolia, entrambe presenti sulle Alpi Occidentali.