Fermo Stella da Caravaggio in Valtellina: 1522-1536
Sant'Antonio abate, san Fedele, san Rocco - Particolare dalla facciata dell'oratorio del Crocifisso - Poggiridenti (SO)
© Federico Pollini (Photo: Federico Pollini)
© Federico Pollini (Photo: Federico Pollini)
Tutti i santi raffigurati ai lati della Vergine sono facilmente individuabili non solo per l'aspetto fisico e per le vesti, ma anche per alcuni simboli inseriti nella rappresentazione proprio per facilitare il riconoscimento dei personaggi.
Sant'Antonio abate, oltre che per la veste e il bastone da abate, si riconosce per la fiamma, riconducibile all'herpes zoster o "fuoco di Sant'Antonio" che, secondo la credenza popolare, si curava con il grasso del maiale, altro simbolo rappresentato ai suoi piedi, anche se ormai non più leggibile.
San Fedele, titolare della vicina parrocchiale, era un soldato dell'imperatore Massimiliano convertitosi al cristianesimo e per questo decapitato sulle sponde del lago di Mezzola, a quel tempo tutt'uno con il lago di Como. Le vesti da soldato facilitano la sua individuazione, mentre la palma del martirio nella mano sinistra denuncia che si tratta di un santo martire.
Di san Rocco vediamo solo la parte alta del busto, ma se la porta non avesse tagliato l'affresco, l'avremmo riconosciuto per la piaga sulla coscia. Nel dedicarsi alla cura degli appestati, contrasse infatti il morbo che tuttavia miracolosamente non lo stroncò, motivo per cui il santo è invocato a protezione della peste.
Sant'Antonio abate, oltre che per la veste e il bastone da abate, si riconosce per la fiamma, riconducibile all'herpes zoster o "fuoco di Sant'Antonio" che, secondo la credenza popolare, si curava con il grasso del maiale, altro simbolo rappresentato ai suoi piedi, anche se ormai non più leggibile.
San Fedele, titolare della vicina parrocchiale, era un soldato dell'imperatore Massimiliano convertitosi al cristianesimo e per questo decapitato sulle sponde del lago di Mezzola, a quel tempo tutt'uno con il lago di Como. Le vesti da soldato facilitano la sua individuazione, mentre la palma del martirio nella mano sinistra denuncia che si tratta di un santo martire.
Di san Rocco vediamo solo la parte alta del busto, ma se la porta non avesse tagliato l'affresco, l'avremmo riconosciuto per la piaga sulla coscia. Nel dedicarsi alla cura degli appestati, contrasse infatti il morbo che tuttavia miracolosamente non lo stroncò, motivo per cui il santo è invocato a protezione della peste.