Fermo Stella da Caravaggio in Valtellina: 1522-1536
Ponte era a quel tempo un centro decisamente vivace sotto il profilo artistico: per la parrocchiale di San Maurizio avevano infatti lavorato artisti di fama quali l'architetto Tommaso Rodari, responsabile del rifacimento dell'abside in forme rinascimentali, gli intagliatori Giacomo Del Maino e il figlio Giovan Angelo, autori di una splendida ancona lignea, nonché il pittore Felice Scotti, cui vengono attribuiti gli affreschi di una cappella laterale.
Accanto alla chiesa c'era un oratorio a pianta quadrangolare, aperto verso la piazza su due lati, ed è qui che fu chiesto allo Stella di intervenire, affrescando la volta e le pareti del portico, attualmente "chiuso" e integrato nel Museo parrocchiale con il nome di "Sala delle sibille".
La parte meglio conservata del ciclo è la volta. Sulla parete di fondo rimangono infatti solo alcuni Angeli recanti i simboli della Passione, mentre i busti di Santi e Sante dei sottarchi sono parzialmente nascosti, essendo state tamponate le aperture.
Accanto alla chiesa c'era un oratorio a pianta quadrangolare, aperto verso la piazza su due lati, ed è qui che fu chiesto allo Stella di intervenire, affrescando la volta e le pareti del portico, attualmente "chiuso" e integrato nel Museo parrocchiale con il nome di "Sala delle sibille".
La parte meglio conservata del ciclo è la volta. Sulla parete di fondo rimangono infatti solo alcuni Angeli recanti i simboli della Passione, mentre i busti di Santi e Sante dei sottarchi sono parzialmente nascosti, essendo state tamponate le aperture.