Fermo Stella da Caravaggio in Valtellina: 1522-1536
San Rocco e san Cosma, particolare dall'affresco dell'oratorio di San Lorenzo - Teglio (SO)
© Federico Pollini (Photo: Federico Pollini)
© Federico Pollini (Photo: Federico Pollini)
Autore e data sono resi noti da un'iscrizione che riferisce anche di come gli affreschi siano stati eseguiti in ricordo dei duemila abitanti di Teglio morti a causa della pestilenza due anni prima.
Non a caso, vicino all'iscrizione, sono raffigurati due santi invocati a protezione della peste, nei cui volti si ravvisano i ritratti di due personaggi di casa Besta.
Appena sotto compare san Rocco con le vesti da pellegrino e, se l'affresco non fosse sciupato, nella parte bassa vedremmo il santo scostarsi la veste per mostrare la piaga sulla coscia: egli infatti rimase contagiato durante un pellegrinaggio che lo vide accorrere in aiuto degli appestati, ma non morì del terribile morbo grazie a un angelo che lo curò nel bosco dove si era rifugiato ad attendere la morte.
Il suo viso ritrarrebbe Azzo II Besta mentre il vicino san Cosma (o forse san Damiano) avrebbe le sembianze di Andrea Guicciardi, patrigno di Azzo II.
Andrea, oltre che rettore dell'Università di Pavia, era infatti medico come il santo in questione, raffigurato con due provette e un bicchiere colmo di liquido, presumibilmente un medicinale.
Non a caso, vicino all'iscrizione, sono raffigurati due santi invocati a protezione della peste, nei cui volti si ravvisano i ritratti di due personaggi di casa Besta.
Appena sotto compare san Rocco con le vesti da pellegrino e, se l'affresco non fosse sciupato, nella parte bassa vedremmo il santo scostarsi la veste per mostrare la piaga sulla coscia: egli infatti rimase contagiato durante un pellegrinaggio che lo vide accorrere in aiuto degli appestati, ma non morì del terribile morbo grazie a un angelo che lo curò nel bosco dove si era rifugiato ad attendere la morte.
Il suo viso ritrarrebbe Azzo II Besta mentre il vicino san Cosma (o forse san Damiano) avrebbe le sembianze di Andrea Guicciardi, patrigno di Azzo II.
Andrea, oltre che rettore dell'Università di Pavia, era infatti medico come il santo in questione, raffigurato con due provette e un bicchiere colmo di liquido, presumibilmente un medicinale.