L’affascinante viaggio nel talco della Miniera Paola
Per motivi di sicurezza in miniera, oltre ad economicità, viene ridotto al minimo l'impiego di energia elettrica, pertanto non esisteva nemmeno un sistema di illuminazione. In passato i minatori si sono serviti di lumini a petrolio che producevano poca luce e molto fumo.
In seguito hanno iniziato ad adottare lampade a carburo dette "ad acetilene". Esse contengono nella parte inferiore carburo di calcio e nella parte superiore acqua, il contatto tra le due sostanze produce un gas, l'acetilene, dalla cui combustione si ottiene la miglior illuminazione possibile per un ambiente sotterraneo.
Attualmente i minatori hanno in dotazione lampade frontali da apporre sul casco.
In seguito hanno iniziato ad adottare lampade a carburo dette "ad acetilene". Esse contengono nella parte inferiore carburo di calcio e nella parte superiore acqua, il contatto tra le due sostanze produce un gas, l'acetilene, dalla cui combustione si ottiene la miglior illuminazione possibile per un ambiente sotterraneo.
Attualmente i minatori hanno in dotazione lampade frontali da apporre sul casco.