L’affascinante viaggio nel talco della Miniera Paola
Inizialmente il giacimento di talco fu scoperto grazie alla presenza di numerosi affioramenti, per lo più localizzati sulla sommità dei versanti. Le prime gallerie (fine 1800) furono scavate direttamente in corrispondenza di questi affioramenti, quindi a quote comprese tra i 1800-2000 metri.
Si trattava di cunicoli stretti e instabili. Poco alla volta grazie a tecniche più moderne, come i sondaggi, si comprese l'esatta posizione del giacimento e si iniziò a scavare in modo più razionale.
Dalle miniere poste in quota il talco veniva trasportato a valle tramite piani inclinati e decauville.
Nel 1893 venne inaugurato sul versante destro orografico un sistema di trasporto misto, costituito da decauville e teleferiche. Dalla località di Sapatlè, il talco giungeva così a Perrero, al "Ponte della Vecchia", a quota 806 metri.
Si trattava di cunicoli stretti e instabili. Poco alla volta grazie a tecniche più moderne, come i sondaggi, si comprese l'esatta posizione del giacimento e si iniziò a scavare in modo più razionale.
Dalle miniere poste in quota il talco veniva trasportato a valle tramite piani inclinati e decauville.
Nel 1893 venne inaugurato sul versante destro orografico un sistema di trasporto misto, costituito da decauville e teleferiche. Dalla località di Sapatlè, il talco giungeva così a Perrero, al "Ponte della Vecchia", a quota 806 metri.