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L’affascinante viaggio nel talco della Miniera Paola

Sapatlè, quota 2034 metri (anno 1950)
Sapatlè, quota 2034 metri (anno 1950)
© Archivio Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca
I turni di lavoro nei primi anni furono di 12 ore giornaliere, senza la possibilità di godere di un giorno di riposo settimanale.

I minatori alloggiavano in baracche annesse alle miniere per alcuni mesi, al termine dei quali era loro concesso di ritornare a casa. Questi edifici erano costituiti da grandi stanzoni riscaldati da una stufa a legno, che veniva utilizzata anche per cuocere il pasto, ed i letti erano realizzati con pagliericci.

Col tempo i turni di lavoro scesero a 10 ore/giorno, inserendo un riposo settimanale. Attualmente i turni di lavoro sono di 8 ore/giorno. Il lavoro in miniera viene considerato lavoro usurante e ciò consente ai minatori di accedere alla pensione con alcuni anni di anticipo rispetto ad altri lavori (30 anni).
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