The virtual museum of stories through images

Home > Projects > Etnografici Bergamo > Le miniere di Oneta dall’antichità al XX secolo - Page 4/14

Le miniere di Oneta dall’antichità al XX secolo

Ascia in pietra di epoca remota
Ascia in pietra di epoca remota
© Museo Etnografico di Oneta
Si hanno notizie delle miniere nel 1078, quando il vescovo di Bergamo Arnolfo, che godeva di regalie su tutta la Valle, concesse libertà di sfruttamento minerario agli abitanti del territorio per ricavarne argento e piombo. La concessione venne riconfermata dai Consoli di Bergamo nel 1144.

I Pisani nel medioevo coltivarono i nostri giacimenti. Di tale periodo esistevano cunicoli di circa 40 cm di sezione situati nei dintorni della località Foghera.
Sotto il dominio illuminato della Repubblica Marinara di Venezia (1427 - 1797) con decreto del 9 aprile 1482 viene autorizzata la riapertura delle miniere, nel 1488 il "Consiglio dei Dieci" istituì i "Capitoli ed Ordini Minerali" che regolamentatavano l'attività mineraria secondo gli ordinamenti vigenti in Germania. La legislazione mineraria della Serenissima venne aggiornata nel 1670 e rimase in vigore fino al 1797.
The images and texts contained in the site are subject to copyright. Any use of these materials outside the site is subject to authorisation by the owners.