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Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Veduta del Golfo di Baratti e degli impianti di sfruttamento delle scorie
Veduta del Golfo di Baratti e degli impianti di sfruttamento delle scorie
© Parco archeologico di Baratti e Populonia
Le colline nere rimangono un'ingombrante eredità che gli Etruschi hanno lasciato al nostro secolo. La grande quantità di scorie che con i forni antichi non erano utilizzabili ha creato vere e proprie miniere a cielo aperto.

Dei 1.125.000 metri cubi di detriti lasciati dagli etruschi, il 60% delle scorie era composto da metallo nobile. Così nel 1921 cominciò il recupero.

E con grande sorpresa sotto le scorie apparvero le perdute necropoli etrusche. Ci vollero 40 anni per smaltire le scorie. Il recupero dello scorie terminò ufficialmente nel 1969.
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