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Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Ricostruzione di una nave etrusca
Ricostruzione di una nave etrusca
© Parco archeologico di Baratti e Populonia (Photo: Illustrazione Ink Link (Firenze))
Nel periodo più prospero dell'economia Etrusca, intorno al 200 a.C., la potenza di Roma diventò sempre più ingombrante: avanzò verso nord e conquistò i territori etruschi.

L'economia dell'Italia centrale barcollava. Nell'80 a.C. gli eserciti di Lucio Cornelio Silla assediarono Populonia, la espugnarono, distrussero un tempio dell'acropoli, giustiziarono gli abitanti, confiscarono i beni delle famiglie più importanti. La città non si risollevò mai più. Solo il porto riuscì a sopravvivere e restare un presidio di importanza strategica per le rotte del Tirreno.

Il geografo greco Strabone descrisse nei suoi diari il deserto dell'acropoli e la solitudine della città al tempo di Augusto: "pochi metallurghi ostinati arroventavano ancora il ferro elbano in qualche fornace superstite".
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