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Una giornata del piccolo Giambattista

Valtorta, località Bolgià: sito museale con il maglio e il mulino idraulici recuperati e funzionanti
Valtorta, località Bolgià: sito museale con il maglio e il mulino idraulici recuperati e funzionanti
© Andrea Pandolfi (Photo: Andrea Pandolfi)
Dopo la scuola devo passare al mulino di uno dei miei zii a prendere la farina della polenta. Vicino al mulino c'è anche un maglio dove si producono chiodi e utensili. Se la farina non è pronta mi fermo a guardare Silvano, il fabbro, mentre lavora. Con delle grandi pinze prende un pezzo di ferro da sotto la brace nella fornace. Il metallo ha un colore bianco accecante che diventa subito di un rosso acceso. Poi il ferro incandescente finisce sotto al maglio che lo batte continuamente e pian piano cambia forma, mentre Silvano lo rigira velocemente. Quando lo osservo cerco di indovinare quale attrezzo sta realizzando: una roncola, un'ascia o una zappa? Poi il ferro rovente finisce dentro il secchio dell'acqua fredda e si alza una nuvola di vapore caldo che riempie la stanza. Silvano è famoso per i suoi coltelli, molto spesso i commercianti e i trasportatori di passaggio si fermano per acquistarne uno o per rifare il filo a una lama. Silvano appoggia la lama sulla superficie della grossa ruota di pietra umida della mola, e nella penombra della stanza si forma una scia di scintille che arrivano fino a terra, rimbalzando sul pavimento come se fossero vive. Ogni tanto, nei pochi momenti liberi, papà mi lascia aiutare il Silvano a portare il carbone fino alla fornace, così alla fine della stagione, se avrò lavorato abbastanza, mi regalerà un coltellino. Con questo, la sera, potrò costruirmi un vero arco, delle statuine di animali e delle barche per farle navigare nei ruscelli.
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