Una giornata del piccolo Giambattista
Valtorta, sito minerario per l’estrazione del ferro: interno di una galleria
© Andrea Pandolfi (Photo: Andrea Pandolfi)
© Andrea Pandolfi (Photo: Andrea Pandolfi)
I momenti più belli sono quelli quando ci mandano da soli nel bosco a raccogliere la legna per il camino, o l'erba e le foglie secche che servono per dar da mangiare alle mucche e per far loro un giaciglio nella stalla. Ogni tanto, se riempiamo in fretta le gerle, ci avanza un po' di tempo per giocare o per raccogliere nocciole e castagne, oppure i mirtilli, le radici dolci, il sambuco e la rosa canina per fare marmellate. L'attività più eccitante è rubare le mele o le ciliegie dagli alberi delle cascine vicine, così, oltretutto, ci passa un po' la fame. I giochi che preferiamo sono il cip (nascondino), il mondo, le bocce con i ciottoli del torrente, giocare con l'acqua o fare il bagno nelle pozze. Ogni tanto ci addentriamo in una valletta dove ci sono le miniere di ferro che in estate sono vuote perché ci si lavora solo d'inverno. Nella bella stagione dentro è troppo caldo e umido e ci sono le infiltrazioni d'acqua. Alcuni miei compagni dopo la terza elementare sono andati a lavorare con i grandi nelle miniere. Noi ci entriamo tutti insieme cercando di farci coraggio e andare più avanti possibile. Ad un certo punto non si vede più niente e allora ci giriamo e cominciamo a correre all'impazzata gridando di terrore cercando di non rimanere indietro da soli. Se qualcuno si trova sulla nostra strada viene travolto senza pietà.