Una giornata del piccolo Giambattista
Museo etnografico Alta Valle Brembana a Valtorta, sede museale nella Casa del Pretore di Venezia: ricostruzione della cucina tipica delle antiche cascine di Valtorta, dettaglio della porta
© Andrea Pandolfi (Photo: Andrea Pandolfi)
© Andrea Pandolfi (Photo: Andrea Pandolfi)
La cucina ha un soffitto a volta e, come buona parte della casa, è tutta nera di fuliggine perché non abbiamo un camino, ma solo un piccolo buco su una parete. In questo modo stiamo più caldi anche se, quando accendiamo il camino, tutta la cucina si riempie di fumo e ci lacrimano gli occhi. Allora apro la metà di sopra della porta, così il fumo esce e possiamo cominciare a respirare di nuovo. La parte sotto resta chiusa perché non entri l'aria gelida che dà i brividi. Una domenica mio papà, che è un forte bevitore, è tornato dall'osteria ed è entrato in cucina biascicando una canzone. Non si è accorto che la metà di sotto della porta era ancora chiusa e ci è finito sopra piegandosi in due e sbattendo il naso sul pavimento. La mamma si è svegliata e lo ha portato a letto dicendogli un sacco di parole che ci è proibito dire. La mattina il papà aveva il naso tutto rosso e gonfio ed era molto buffo, anche se nessuno ha osato ridere. Ai genitori diamo del "voi" e non dobbiamo mai mancare di rispetto. Anche perché quando beve spesso diventa cattivo.