La Prima Guerra mondiale in fotografia. Storia e storie.
Si tratta per lo più di 'istantanee' di vita al fronte, dei luoghi, dei momenti di socialità e convivialità: documenti della 'dimensione privata' della guerra, di fissazione nella memoria della propria personale esperienza o messaggi in qualche modo rassicuranti da inviare alle famiglie.
Significativa a questo proposito è anche la provenienza dei nuclei più consistenti del fondo del Museo. Si tratta del lascito dell'on. Roberto Rampoldi, la cui moglie, Maria Manzoli, presiedeva durante la guerra il 'Comitato femminile di preparazione e assistenza civile', che svolgeva, tra le altre, funzioni di tramite tra le famiglie e i soldati al fronte, e di quello della famiglia di Maria Cozzi, pavese, infermiera volontaria della C.R.I. in servizio negli ospedali di parecchi fronti.
Nel secondo caso la maggioranza delle fotografie, di formato a volte anche molto piccolo, è raccolta in un album.
Significativa a questo proposito è anche la provenienza dei nuclei più consistenti del fondo del Museo. Si tratta del lascito dell'on. Roberto Rampoldi, la cui moglie, Maria Manzoli, presiedeva durante la guerra il 'Comitato femminile di preparazione e assistenza civile', che svolgeva, tra le altre, funzioni di tramite tra le famiglie e i soldati al fronte, e di quello della famiglia di Maria Cozzi, pavese, infermiera volontaria della C.R.I. in servizio negli ospedali di parecchi fronti.
Nel secondo caso la maggioranza delle fotografie, di formato a volte anche molto piccolo, è raccolta in un album.