Il monumento utile
Con l'interessamento oramai istituzionalizzato della Regia Opera, la scuola operaia incrementò i suoi corsi. Il Consiglio della Regia Opera "Vittorio Emanuele III", consolidati i corsi serali, nel '26 istituisce la Scuola Professionale Diurna maschile e femminile, per meccanici, elettricisti e falegnami, dopo le scuole Elementari.
Il primo anno di corso diurno ebbe 30 iscritti, il secondo anno 211 iscritti, più quello serale di 236 iscritti.
Nel frattempo, i corsi che la scuola istituisce si ampliano con nuovi laboratori idraulici, di ferro battuto, per filatori, tessitori, biancheria, sartoria, ricamo, che si aggiungono a quelli già esistenti: fabbri, fucinatori, aggiustatori, meccanici, elettricisti, falegnami, ebanisti, modellisti, muratori, cementisti.
L'idea per un edificio nuovo che accogliesse la scuola, ormai piccolo gioiello del panorama scolastico cittadino, era matura e la decisione fu presa dal Comune, pungolato sempre dalle Associazioni Patriottiche. Inoltre, il progetto fu fatto coincidere dall'Amministrazione con la necessità di creare un simbolo della Voghera fascista, quasi un biglietto da visita architettonico della città, negli anni in cui veniva profondamente rinnovata nell'assetto urbanistico.
Il primo anno di corso diurno ebbe 30 iscritti, il secondo anno 211 iscritti, più quello serale di 236 iscritti.
Nel frattempo, i corsi che la scuola istituisce si ampliano con nuovi laboratori idraulici, di ferro battuto, per filatori, tessitori, biancheria, sartoria, ricamo, che si aggiungono a quelli già esistenti: fabbri, fucinatori, aggiustatori, meccanici, elettricisti, falegnami, ebanisti, modellisti, muratori, cementisti.
L'idea per un edificio nuovo che accogliesse la scuola, ormai piccolo gioiello del panorama scolastico cittadino, era matura e la decisione fu presa dal Comune, pungolato sempre dalle Associazioni Patriottiche. Inoltre, il progetto fu fatto coincidere dall'Amministrazione con la necessità di creare un simbolo della Voghera fascista, quasi un biglietto da visita architettonico della città, negli anni in cui veniva profondamente rinnovata nell'assetto urbanistico.