Il monumento utile
Particolare della Scuola. Si può vedere una delle due aquile che affiancano l’ingresso
© Museo Storico di Voghera
© Museo Storico di Voghera
Per la costruzione della scuola venne bandito un concorso che si chiuse nell'agosto del 1928. Parteciparono 37 conconcorrenti. Al concorso risultò vincitore il progetto dell'ingegnere Domenico Chini, di Modena.
Il suo progetto fu giudicato il migliore perché "rispettando la scarsità di mezzi pecuniari che non permette sfarzo ornamentale e l'uso dei materiali costosi... corrisponde ad ogni esigenza didattica, di igiene e di comodità." Così si legge nella relazione allegata al progetto.
Stranamente, il processo si fermò. Il Comune non riusciva a dare l'avvio ai lavori. Nel nono anniversario della marcia su Roma, il 28 ottobre 1930, così, i rappresentanti delle Associazioni Patriottiche riprendono in mano l'iniziativa. dichiarando di assumersi "in prima persona" l'onere della costruzione dell'opera: il Comune deve ritenersi "svincolato" dall'impegno di costruire il monumento.
Fu una presa di posizione dura, che ebbe il merito di sbloccare la situazione di stallo. Il Comune, infatti, rispose che avrebbe costruito, senz'altro. L'onere di spesa era di 1.500.000 lire, poi ridotta a 850.000 lire. C'erano le 50.000 lire del Comune a disposizione dal 1925, e c'era sempre la cifra raccolta con la sottoscrizione sempre del 1925, che era di 200.000. La ditta Palli, famiglia proprietaria di molte fornaci nel Vogherese, si dichiarò favorevole a fornire il materiale, per una cifra di 220.000 lire.
Il suo progetto fu giudicato il migliore perché "rispettando la scarsità di mezzi pecuniari che non permette sfarzo ornamentale e l'uso dei materiali costosi... corrisponde ad ogni esigenza didattica, di igiene e di comodità." Così si legge nella relazione allegata al progetto.
Stranamente, il processo si fermò. Il Comune non riusciva a dare l'avvio ai lavori. Nel nono anniversario della marcia su Roma, il 28 ottobre 1930, così, i rappresentanti delle Associazioni Patriottiche riprendono in mano l'iniziativa. dichiarando di assumersi "in prima persona" l'onere della costruzione dell'opera: il Comune deve ritenersi "svincolato" dall'impegno di costruire il monumento.
Fu una presa di posizione dura, che ebbe il merito di sbloccare la situazione di stallo. Il Comune, infatti, rispose che avrebbe costruito, senz'altro. L'onere di spesa era di 1.500.000 lire, poi ridotta a 850.000 lire. C'erano le 50.000 lire del Comune a disposizione dal 1925, e c'era sempre la cifra raccolta con la sottoscrizione sempre del 1925, che era di 200.000. La ditta Palli, famiglia proprietaria di molte fornaci nel Vogherese, si dichiarò favorevole a fornire il materiale, per una cifra di 220.000 lire.