Bei gani? Quanto costa? Il mercato in Africa
Particolare del mercato permanente di Arusha, nord Tanzania
© Museo e Villaggio Africano (Photo: Aloysius Nguma)
© Museo e Villaggio Africano (Photo: Aloysius Nguma)
DOVE SI VENDE
Ogni mercato urbano comprende una parte poco ordinata costituita da teli di plastica o stuoie distese lungo i marciapiedi e ai lati delle strade e una parte attrezzata, con banchi permanenti in muratura o in legno a seconda dei casi.
Nel primo caso si tratta di venditrici occasionali delle eccedenze agricole, attività che può prevedere anche l'impiego di ragazzi e bambini, intenti a vendere sacchetti di plastica ai compratori o impegnati direttamente nella vendita di ortaggi.
Si trovano inoltre venditrici di stoffe tradizionali e di abiti occidentali usati, giovani che per sfuggire alla disoccupazione si improvvisano venditori di merci provenienti dall'industria, come il sapone, le sigarette, le pile elettriche, gli specchi, il lucido per le scarpe ed i biscotti.
In questo spazio caotico stanno anche falegnami e carpentieri che offrono i loro servizi al mercato a causa della quantità di persone che passano, con la speranza di acquisire una clientela, gli artigiani dediti alla riparazione delle biciclette, i sarti. Sui banconi fissi in cemento trovano posto i venditori professionisti. In genere si tratta di donne che rivendono frutta, ortaggi e cereali dopo averli acquistati in grandi quantità da grossisti o di uomini che trattano casalinghi, attrezzi per la casa o utensili che si sono forniti direttamente dalle industrie o da centrali di distribuzione.
Ogni mercato urbano comprende una parte poco ordinata costituita da teli di plastica o stuoie distese lungo i marciapiedi e ai lati delle strade e una parte attrezzata, con banchi permanenti in muratura o in legno a seconda dei casi.
Nel primo caso si tratta di venditrici occasionali delle eccedenze agricole, attività che può prevedere anche l'impiego di ragazzi e bambini, intenti a vendere sacchetti di plastica ai compratori o impegnati direttamente nella vendita di ortaggi.
Si trovano inoltre venditrici di stoffe tradizionali e di abiti occidentali usati, giovani che per sfuggire alla disoccupazione si improvvisano venditori di merci provenienti dall'industria, come il sapone, le sigarette, le pile elettriche, gli specchi, il lucido per le scarpe ed i biscotti.
In questo spazio caotico stanno anche falegnami e carpentieri che offrono i loro servizi al mercato a causa della quantità di persone che passano, con la speranza di acquisire una clientela, gli artigiani dediti alla riparazione delle biciclette, i sarti. Sui banconi fissi in cemento trovano posto i venditori professionisti. In genere si tratta di donne che rivendono frutta, ortaggi e cereali dopo averli acquistati in grandi quantità da grossisti o di uomini che trattano casalinghi, attrezzi per la casa o utensili che si sono forniti direttamente dalle industrie o da centrali di distribuzione.