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Ritratti e autoritratti di artisti nelle civiche raccolte d’arte di Monza

Eugenio Baioni, Nel mio studio gli amici Bucci, Dudreville e Caprotti a lume di candela la sera
Eugenio Baioni, Nel mio studio gli amici Bucci, Dudreville e Caprotti a lume di candela la sera
© Musei Civici di Monza
Eugenio Baioni è stato un artista di grande versatilità che ha dato il meglio nei primi anni del Novecento. Attivo come pittore ma più conosciuto in veste di scultore, attività alla quale era stato consigliato dal Bucci, fu un vero artista monzese e questo fatto ne rappresentò anche il limite: Baioni non raggiunse, a scapito del suo talento, la celebrità e il successo di comittenza che ebbero gli amici artisti gravitanti intorno al suo studio.

Ugo Galetti nei suoi "Ricordi Monzesi" ha dedicato molte belle pagine alla vita e all'opera di questo artista, mettendone in luce prima ancora che la bravura, le sue doti di umanità e la sua personalità, che ebbe una grande influenza nella formazione artistica degli amici artisti e intellettuali che si riunivano presso il suo studio.

In questo disegno a carboncino molto viene detto di questo forte legame d'amicizia che legava questi artisti. I volti dei tre pittori emergono dall'oscurità precisati dalla flebile luce della candela. Si intuiscono i loro sguardi concentrati e l'atteggiamento di consapevole dignità del loro ruolo di intellettuali prima ancora che di pittori.

Di fronte all'amico pittore che ne materializza i volti in una sorta di specchio opaco, appaioni i fantasmi di tre personaggi destinati a figurare tra i protagonisti della cultura artistica italiana del XX secolo.
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