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Pizzi, trine e lini: la dote della nonna

Sperada
Sperada
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono (Photo: Leopoldo Pozzi)
La Brianza ha il vanto di essere stata maestra nell'arte del ricamo, ha profuso nei lavori femminili la sua genialità, il suo gusto raffinato e sempre per merito delle sue donne.

Anche oggi questi lavori hanno le loro fedeli estimatrici, pur se con l'evolversi dei tempi, con il nuovo orientamento di vita, la donna si è alquanto staccata dall'ambiente domestico.

Lo scopo della mostra è di presentare questi corredi per non dimenticare il paziente lavoro che è stato fatto dalle nostre nonne, sia perché non resti ignorato da chi ama le cose belle di ieri, sia perché tutto ritorna in ciò che ha stretti legami con la moda.

Pizzi e trine erano, e sono, prodotti costosi, riservati di norma alle famiglie abbienti. Le donne del popolo possedevano come loro quasi esclusivo lusso la suggestiva decorazione della pettinatura definita da noi come "la sperada".

L'abito di norma era semplice ma appena ciò era possibile veniva decorato con qualche pizzo elegante.
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