La Val di Scalve: vita, lavoro, emigrazione
I forni fusori
Rimangono in attivitą a lungo i forni fusori del Dezzo (che lavorava anche il minerale delle miniere della Manina) e di Schilpario, caratterizzati da ingegnosi sistemi di sfruttamento dell'energia idraulica e condotti con consolidata abilitą dagli operai che vi lavoravano.
Quando anche la produzione di ghisa viene convogliata per successive lavorazioni nei grandi impianti industriali, fabbri e ferraioli continuano a provvedere alla fabbricazione di utensili e strumenti per il ristretto mercato della Valle.
Alla lavorazione del ferro richiamano numerosi attrezzi e oggetti raccolti in questo settore. Spiccano il grande mantice (mantčs), la morsa (smorsa), l'incudine, tenaglie, martelli, l'attrezzo per la produzione di tondini di ferro e quello per la fabbricazione dei chiodi (una delle tradizioni pił antiche).
Rimangono in attivitą a lungo i forni fusori del Dezzo (che lavorava anche il minerale delle miniere della Manina) e di Schilpario, caratterizzati da ingegnosi sistemi di sfruttamento dell'energia idraulica e condotti con consolidata abilitą dagli operai che vi lavoravano.
Quando anche la produzione di ghisa viene convogliata per successive lavorazioni nei grandi impianti industriali, fabbri e ferraioli continuano a provvedere alla fabbricazione di utensili e strumenti per il ristretto mercato della Valle.
Alla lavorazione del ferro richiamano numerosi attrezzi e oggetti raccolti in questo settore. Spiccano il grande mantice (mantčs), la morsa (smorsa), l'incudine, tenaglie, martelli, l'attrezzo per la produzione di tondini di ferro e quello per la fabbricazione dei chiodi (una delle tradizioni pił antiche).