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La casa rurale

Attrezzi agricoli: sullo sfondo forche, una delle quali a tre punte
Attrezzi agricoli: sullo sfondo forche, una delle quali a tre punte
© Museo Etnografico dell'Alta Valle Seriana
Il lavoro del contadino
Il fieno
Gli uomini falciano l'erba dalle ore 5 alle ore 11 (segā l'erba).
Dietro di loro le donne e i bambini spargono l'erba con la forca a due o tre punte (slargā l'erba). Dopo il pranzo il fieno č rivoltato con un rastrello (ultā). Alla sera si fanno diversi cumuli alti fino a mt. 1,5 (muntų, muntunā). La mattina dopo verso le ore 8/9, vale a dire dopo che il sole ha asciugato il terreno dalla rugiada notturna, sono di nuovo sparsi; verso mezzogiorno il fieno č ancora rivoltato, dalle ore 14 in poi č portato nel fienile di solito a spalle con la "fraschéra".
Colture
Le principali coltivazioni sono: le patate, il foraggio, l'erba medica, il granoturco (melgų), la segale, il frumento, l'avena, l'orzo, il grano saraceno, il lino e la canapa.
La coltivazione avveniva a rotazione biennale o triennale.
Modalitā di lavorazione: il terreno č "arāt", con l'aratro, oppure "angāt" con la vanga o "zapāt" con la zappa. Poi č spianato e ripulito con il badile, con l'erpice, con il rastrello o la mazza di legno, quindi seminato a mano o con la macchina da semina.
Quando la pianticella spunta dal terreno, si mette della terra attorno alla pianticella (n'culmā) in modo da formare una cresta longitudinale.
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