Monza racconta il cappello
Bandiera della Società Mutuo Soccorso Lavoranti Cappelli in Feltro, fondata a Monza nel 1832
© Museo Etnologico Monza e Brianza
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Fin dai tempi più antichi i cappellai monzesi erano ricorsi a collette per aiutare i colleghi malati o disoccupati. Nel 1832 costituirono la prima società di mutuo soccorso "Pio Istituto de cappellari di Monza" che forniva assistenza medica e sussidi e, alla morte dell'iscritto, dava alla famiglia una somma per le spese funerarie.
Il Pio Istituto, cambiata nel 1881 la denominazione in "Società dei lavoranti in cappelli di feltro di Monza", allargò via via il proprio campo di intervento. A partire dal 1884 infatti elargì somme a favore dei cappellai in lotta per aumenti salariali.
Nel 1886 istituì il sussidio istruzione, che consisteva nella distribuzione dei libri di testo e dei quaderni anche ai figli dei soci defunti. Nel 1892 infine istituì il sussidio vecchiaia per i soci che avessero superato il 65° anno di età.
Il Pio Istituto, cambiata nel 1881 la denominazione in "Società dei lavoranti in cappelli di feltro di Monza", allargò via via il proprio campo di intervento. A partire dal 1884 infatti elargì somme a favore dei cappellai in lotta per aumenti salariali.
Nel 1886 istituì il sussidio istruzione, che consisteva nella distribuzione dei libri di testo e dei quaderni anche ai figli dei soci defunti. Nel 1892 infine istituì il sussidio vecchiaia per i soci che avessero superato il 65° anno di età.