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Le lucerne antiche

Fase di lavorazione a matrice
Fase di lavorazione a matrice
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono
In base alla forma questi prodotti industriali vengono definiti "a volute", "a volute doppie", o in altri modi. Si ebbe nel tempo una evoluzione che seguiva le mode e le scelte dei fabbricanti, non escludendo l'elaborazione di forme adatte al trasporto (lucerne da spedizione).

La produzione era concentrata in grandi aziende, che proponevano il loro marchio (il nome del proprietario o un simbolo) sul piede della lucerna.

Le varie fabbriche si contendevano il mercato, attivando una vivace esportazione dalle aree di produzione a quelle di consumo, ma erano vittime anche di una sistematica falsificazione, con la distribuzione di esemplari imitati, prodotti localmente ricavando le matrici dalle lucerne originali, spesso di qualitą molto scadente, ma evidentemente di basso costo ed ugualmente funzionali.

Indipendentemente dalla forma, le lucerne romane-imperiali, per le quali si ha a Biassono una ricca esemplificazione, si proponevano sia come strumento funzionale per l'illuminazione, senza altri significati, sia come portatrici di un qualche messaggio politico, ideologico, religioso, ludico.

Le lucerne pił antiche, poi quelle greche e romano-repubblicane erano solo funzionali, prive di decorazione figurata, o con decorazioni molto semplici. Anche in etą imperiale si ebbero prodotti solo funzionali, lucerne a disco liscio o di forme particolari.
Molto per tempo, in etą imperiale romana, venne compresa l'importanza della lucerna che raggiungeva sia quanti erano alfabetizzati che gli analfabeti, come mezzo per la distribuzione di messaggi. Tali messaggi erano solitamente figurativi ed appaiono fortemente standardizzati.
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