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Istituto Comprensivo di Gromo - Scuola Media B. Moretto di Ardesio

La pietra incantata

Museo etnografico Alta Valle Brembana a Valtorta: ponte medievale detto del Bolgià
Museo etnografico Alta Valle Brembana a Valtorta: ponte medievale detto del Bolgià
© Andrea Pandolfi (Photo: Andrea Pandolfi)
Così la ragazza, senza confidarlo a nessuno, decise di partire alla ricerca della fata, che nei tempi precedenti, quando aveva ancora i suoi poteri, si narrava usasse passare l'inverno nel bosco delle querce, poco distante dalla casa della giovinetta.

Dopo due giorni e due notti di cammino, Claudia incontrò una povera vecchietta nel bel mezzo del bosco che, vedendo che la fanciulla aveva da bere e da mangiare, le chiese gentilmente: "Per favore ragazzina, avresti un pezzettino di pane ed un sorsetto di acqua per una vecchietta come me?"

La ragazza, con molto garbo, rispose: "Sicuro signora, io ho molto da mangiare; se vuole le posso offrire oltre al pane e all'acqua anche un pezzo di polenta e del formaggio".
Detto questo, accesero un bel fuoco in mezzo alla radura e mangiarono, conversando.

Durante la conversazione Claudia, che con quella strana vecchietta si sentiva a suo agio, si lasciò trasportare dal bisogno di parlare con qualcuno e raccontò la leggenda e il desiderio di riportare in vita suo padre.

La signora, sentendo che quelle parole provenivano dall'intimo del cuore, le disse con voce dolcissima e quasi materna: "Mia cara, io vorrei consolarti e dirti che la fata è ancora in vita, ma mio malgrado, posso solo confermarti che la fata è veramente stata sconfitta da sua sorella Chiara".
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