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Istituto Comprensivo di Gromo - Scuola Media B. Moretto di Ardesio

La pietra incantata

Amatista
Amatista
© Museo Masachs UPC (Photo: Catalina Restrepo Martínez)
Claudia lesse la lettera inorridendo ogni istante di più e nello stesso tempo ringraziò sua madre per aver tanto insistito che lei divenisse agile e, grazie a questa sua abilità, saltando, arrivò facilmente dall'altra parte, proprio di fronte allo specchio.

Lo specchio le incuteva una gran paura perché se solo avesse pronunziato una parola o se lui non l'avesse trovata simpatica, l'avrebbe incenerita all'istante.

Allora la ragazza con tutte le sue forze iniziò a pensare: "Buon giorno grande specchio, sono qui perché la grande e onnipotente strega Chiara mi ha mandato da te per dirti che le serve la pietra perché solo disintegrando questa riuscirà a distruggere totalmente la sua odiata sorella".

A quel punto lo specchio le rispose a voce alta: "Ne sei proprio sicura, ragazzina?".
Sempre pensando, Claudia rispose: "Certo grande specchio, non preoccuparti che con me la pietra è in buone mani perché come uscirò di qui la porterò subito alla nostra gran signora, l'onorabile strega Chiara."

" Mi hai convinto ragazzina, ti lascerò passare". E così lo specchio, riflessa la stupenda immagine, sparì lasciando intravedere un piedistallo sul quale era posta la bellissima pietra.

Quando la porta si aprì del tutto, la ragazza entrò e prese tra le sue mani l'oggetto meraviglioso.

In quello stesso istante tutti i tranelli e le difficoltà che Claudia aveva superato scomparvero e così lei poté partire, volando, alla ricerca dell'anziana signora.

Uscì dalla caverna, superò il bosco con il castello senza nome, volò sopra le montagne nuvolose e finalmente, dopo 3 giorni e più di volo, arrivò al confine del bosco delle querce.
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