La presenza italiana in Australia prima del 1900
PRIMI PASSI
Quando si parla della presenza italiana in Australia si pensa all'immigrazione di massa che ebbe luogo dagli anni 50 ai 70, ma l'Italia ha avuto legami con questa terra sin dal sedicesimo secolo con gli italiani che accompagnavano spagnoli e portoghesi nei loro viaggi di esplorazioni nei mari del sud.
Il primo personaggio significativo è un missionario, Padre Vittorio Riccio, che nel 1676 approda sul continente australe e stende una mappa della zona. Riccio trova gli abitanti indigeni "abbronzati, a volte neri, coraggiosi e forti". Da Manila scrive a Roma chiedendo il permesso di stabilire una missione cattolica nel nuovo paese. Purtroppo muore prima che arrivi l'autorizzazione e con lui muoiono anche le speranze di creare un avamposto italiano in Australia.
Quando si parla della presenza italiana in Australia si pensa all'immigrazione di massa che ebbe luogo dagli anni 50 ai 70, ma l'Italia ha avuto legami con questa terra sin dal sedicesimo secolo con gli italiani che accompagnavano spagnoli e portoghesi nei loro viaggi di esplorazioni nei mari del sud.
Il primo personaggio significativo è un missionario, Padre Vittorio Riccio, che nel 1676 approda sul continente australe e stende una mappa della zona. Riccio trova gli abitanti indigeni "abbronzati, a volte neri, coraggiosi e forti". Da Manila scrive a Roma chiedendo il permesso di stabilire una missione cattolica nel nuovo paese. Purtroppo muore prima che arrivi l'autorizzazione e con lui muoiono anche le speranze di creare un avamposto italiano in Australia.