I cavi Pirelli dal telegrafo ai superconduttori
Nel 1885, una commessa strappata al Governo italiano in concorrenza con i cavisti inglesi è la base da cui la Pirelli comincia ad operare, prima fra le imprese dell'Europa continentale, nel campo dei cavi telegrafici sottomarini.
La commessa del Governo fa parte del programma di allacciamento telegrafico delle isole minori del Tirreno e dell'Adriatico alla terraferma, e comporta l'impegno a fabbricare i relativi cavi, a posarli, e mantenerli in perfetto stato per venti anni.
Allo scopo Pirelli edifica un apposito stabilimento nel golfo di La Spezia, e fa costruire dai cantieri di Sunderland, in Inghilterra, una nave, la "Città di Milano", attrezzata per la posa e la manutenzione, e capace di portare nelle sue 3 vasche 500 chilometri di cavo telegrafico.
Nel 1888 la Pirelli ottiene la sua prima commessa internazionale: il Governo spagnolo la incarica della costruzione e della posa di una rete di cavi telegrafici colleganti la Spagna con le Baleari; l'anno successivo le affida anche la costruzione e la posa di tutta la rete telegrafica sottomarina tra la Spagna e i suoi possedimenti in Marocco.
Alla fine della prima guerra mondiale, nel solo Mediterraneo, assommeranno a più di 6.000 chilometri i cavi telegrafici posati e mantenuti in efficienza dalla Pirelli, in tempo di pace e in tempo di guerra.
La commessa del Governo fa parte del programma di allacciamento telegrafico delle isole minori del Tirreno e dell'Adriatico alla terraferma, e comporta l'impegno a fabbricare i relativi cavi, a posarli, e mantenerli in perfetto stato per venti anni.
Allo scopo Pirelli edifica un apposito stabilimento nel golfo di La Spezia, e fa costruire dai cantieri di Sunderland, in Inghilterra, una nave, la "Città di Milano", attrezzata per la posa e la manutenzione, e capace di portare nelle sue 3 vasche 500 chilometri di cavo telegrafico.
Nel 1888 la Pirelli ottiene la sua prima commessa internazionale: il Governo spagnolo la incarica della costruzione e della posa di una rete di cavi telegrafici colleganti la Spagna con le Baleari; l'anno successivo le affida anche la costruzione e la posa di tutta la rete telegrafica sottomarina tra la Spagna e i suoi possedimenti in Marocco.
Alla fine della prima guerra mondiale, nel solo Mediterraneo, assommeranno a più di 6.000 chilometri i cavi telegrafici posati e mantenuti in efficienza dalla Pirelli, in tempo di pace e in tempo di guerra.