I cavi Pirelli dal telegrafo ai superconduttori
Nella storia della tecnologia Pirelli l'ultimo decennio del XIX secolo innesca una nuova fase di sviluppo con l'inizio della fabbricazione prima di cavi sotterranei per trasporto di energia elettrica, poi anche di cavi telefonici. Le attività della società crescono impetuosamente, grazie all'elettrificazione del paese ma anche alla crescente esportazione: nell'anno 1900 l'export Pirelli si compone per oltre il 60% di cavi.
Se nel comparto telefonico inizialmente la Pirelli utilizza licenze americane, sulle quali riesce però a innestare una propria attività di ricerca, la produzione di cavi per l'alta tensione è contrassegnata da un crescendo di innovazioni -riguardanti l'isolamento, l'armatura, i materiali, ecc.- frutto di un approccio sempre meno empirico e di ricerche ed esperienze puntualmente illustrate dall'ing. Jona in memorie scientifiche che contribuiscono a dare credito mondiale alla Pirelli.
L'ing. Emanuele Jona, laureato al Politecnico di Torino e specializzatosi in elettrotecnica all'Istituto Montefiore di Liegi, era stato messo a capo della produzione di cavi sottomarini appena ventiseienne da Giovanni Battista Pirelli. All'indirizzo impresso da Jona alla progettazione si deve il primato tecnologico mondiale conquistato dai cavi Pirelli per energia fin dall'inizio del nuovo secolo.
Jona è un sostenitore della continua osmosi tra ricerca scientifica e industriale, della necessità che l'industria sia "in fase colla scienza".
Se nel comparto telefonico inizialmente la Pirelli utilizza licenze americane, sulle quali riesce però a innestare una propria attività di ricerca, la produzione di cavi per l'alta tensione è contrassegnata da un crescendo di innovazioni -riguardanti l'isolamento, l'armatura, i materiali, ecc.- frutto di un approccio sempre meno empirico e di ricerche ed esperienze puntualmente illustrate dall'ing. Jona in memorie scientifiche che contribuiscono a dare credito mondiale alla Pirelli.
L'ing. Emanuele Jona, laureato al Politecnico di Torino e specializzatosi in elettrotecnica all'Istituto Montefiore di Liegi, era stato messo a capo della produzione di cavi sottomarini appena ventiseienne da Giovanni Battista Pirelli. All'indirizzo impresso da Jona alla progettazione si deve il primato tecnologico mondiale conquistato dai cavi Pirelli per energia fin dall'inizio del nuovo secolo.
Jona è un sostenitore della continua osmosi tra ricerca scientifica e industriale, della necessità che l'industria sia "in fase colla scienza".