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I pneumatici Pirelli dall’albero della gomma al supercalcolo

Bozza del contratto con Giulio Natta, del 30 giugno 1937, per la direzione della ricerca Pirelli sulla gomma sintetica
Bozza del contratto con Giulio Natta, del 30 giugno 1937, per la direzione della ricerca Pirelli sulla gomma sintetica
© Archivio Storico Pirelli
La Pirelli si avvalse, per queste ricerche pionieristiche, della consulenza del professor Giulio Natta, che nel 1963 doveva ricevere il Premio Nobel per la scoperta del polipropilene. Si può affermare che, con la Pirelli, l'Italia è stata uno dei primi paesi (assieme a Germania, Russia e Stati Uniti) che si sono cimentati nello sviluppo della gomma sintetica, un settore che lo stesso Giulio Natta definì come "forse la più complessa e tecnicamente più difficile tra le grandi industrie chimiche organiche".

Un'altra innovazione di quel periodo fu la sostituzione del cotone col rayon come materiale di carcassa dei pneumatici, realizzata attorno al 1938.

Il filato di rayon, di una qualità speciale prodotta in un apposito stabilimento Pirelli, dimostrò una resistenza al calore nettamente superiore a quella del cotone e s'impose definitivamente (sino a quando non venne sostituito dai fili d'acciaio) nella costruzione dei pneumatici di grandi dimensioni e in associazione con la gomma sintetica.
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