The virtual museum of stories through images

Home > Stories > Pirelli e Alfa, un solo obiettivo: la velocità - Page 11/13
Liceo Linguistico Bianconi - Monza

Pirelli e Alfa, un solo obiettivo: la velocità

Alfa Romeo 1900 Berlina (1950)
Alfa Romeo 1900 Berlina (1950)
© Museo Storico Alfa Romeo
Gli anni Settanta sono per l'Alfa Romeo un periodo ricco di "chiari-scuri". A difficoltà di gestione si alternano successi sportivi. Il periodo è condizionato dalla situazione economico-finanziaria dell'azienda che non riesce a rispondere pienamente alle richieste del mercato, oltre a dover affrontare la crisi energetica.

I risultati sportivi sono d'altra parte soddisfacenti, per esempio il campionato Marche vinto nel 1975 con la "33 TT 12", successo ripetuto nel '77. Nel 1974 Luraghi lascia l'Alfa Romeo fino all'arrivo nel 1978 di Ettore Masaccesi che dà il via a una nuova ristrutturazione, la seconda dopo quella realizzata da Ugo Gobbato negli anni '30, per meglio inserirla nelle nuove congiunture economiche e di mercato.

L'Alfa Romeo non riesce più a seguire il processo di crescita che aveva conosciuto con Luraghi, anche la Joint Venture con la casa automobilistica giapponese Nissan (ARNA: Alfa Romeo Nissan Automobili), per la produzione di una nuova vettura, non dà i risultati sperati e nel 1986 la Finmeccanica la cede al gruppo FIAT che la concentra insieme a Lancia in un nuovo raggruppamento denominato "Alfa Lancia S.p.A.", divenuto operativo nel 1989. Nello stesso anno il centro Stile Alfa Romeo viene spostato nel complesso industriale di Arese: l'edificio è progettato con la collaborazione di Adalberto dal Lago secondo criteri che privilegiano da un lato il lavoro creativo, dall'altro la razionale disposizione dei reparti operativi.

La "rinascita" è vicina: si lavora per lo sviluppo di nuove gamme Alfa Romeo e per il mantenimento della sua autonomia tecnologica legata alla tradizione del prodotto e del marchio. Nell'universo Formula 1 gli anni Ottanta cominciano con una svolta nei motori turbo e l'avvento della tecnologia aeronautica nella progettazione e costruzione delle vetture.

È il decennio della rinascita. Dallo stabilimento di Pomigliano d'Arco esce la 155, seguita dalla 145 e dalla 146, mentre da Arese escono le nuove Spider e GTV. Il 1997 è l'anno della 156 che nel 1998 si aggiudica il premio "Auto dell'anno". Nel 1998 esce la nuova ammiraglia, la 166. Per arrivare nel 2000 alla 147, che si aggiudica il prestigioso titolo di "Auto dell'anno 2001".

Il 2002 è tutto dedicato alle GTA nei modelli 156, Sportwagon e 147.

Lo spirito di Alfa Romeo continua nel 2003 con i Face Lift di Alfa 156, 166, GTV e Spider.
Nel 2004, protagonisti gli ultimi due modelli lanciati dalla casa del Biscione: la grintosa Alfa GT e la sportiva per eccellenza Alfa Crosswagon Q4.
The images and texts contained in the site are subject to copyright. Any use of these materials outside the site is subject to authorisation by the owners.