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Padovella, brigantessa del Matese

Vicolo di San Potito di notte
Vicolo di San Potito di notte
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Sabato sera, 22 luglio, c'è la luna nuova e dunque è buio pesto. Le bande, riunite, sono appostate fuori dal paese, e verso mezzanotte arrivano Cosimo Giordano e Vincenzo Arcieri: da un loro confidente hanno appena avuto conferma che Sanillo è nel caffè Riccitelli.

Dunque la banda entra in paese e, quando passano, porte e finestre si chiudono rapide. Poco più avanti un contadino, sull'uscio di casa, sta fumando la pipa, ma appena vede la banda, subito rincasa chiudendo la porta. Alla fontana una donna che sta lavando i panni raccoglie lesta le sue cose e si allontana a passi rapidi. Un brigante che si accosta per bere viene bruscamente richiamato da Giordano che gli intima di proseguire, e quello subito ubbidisce.

La banda, 33 persone, circonda l'intero paese sul lato della montagna. A passi felpati Giordano, Santaniello, De Lellis, Arcieri ed altri quattro si avviano al caffè. Tutto è silenzio, le finestre serrate, nemmeno i cani abbaiano.

Maddalena è nel buio quando si sentono le fucilate dal centro del paese. Strilli e fucilate. Poi silenzio, e subito vede avvicinarsi due persone: è Giovangiuseppe Campagna, che trascina il sindaco Pietrosimone, catturato da Giordano. Il sindaco piange "Uccidetemi! uccidetemi!". Il quartetto si avvia a passo rapido, e vengono presto raggiunti dagli altri briganti.
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