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Padovella, brigantessa del Matese

Strade deserte
Strade deserte
© riprod. da Giovanni Fattori, Galleria d’Arte Moderna Milano
Al mattino seguente le strade sono deserte, solo cani e cicale. La gente è terrorizzata. A Piedimonte un massaro manda un suo garzone che consegna alle bande pane, prosciutti e dieci caraffe di vino.

Gli uomini scendono poi fino al bosco di S.Simeone. Giordano vuole fare subito un altro sequestro ad Alvignano. Ma tra lui e Santaniello nasce un nuovo litigio. Questi è risentito perché Sanillo non meritava di essere ucciso: non solo era un borbonico, ma era soprattutto un vero amico dei briganti. Quante volte avevano avuto munizioni, cibo e, pochi mesi prima, si rammarica Santaniello, gli aveva mandato perfino dieci napoleoni d'oro.

Due capi sono troppi, ormai la convivenza è impossibile. E Giordano decide di andarsene verso Cerreto, con Antonio De Lellis e gli uomini a lui fedeli. Santaniello rimarrà in questa parte del Matese, o dove diavolo gli pare. L'importante, si raccomanda Giordano, è continuare a compiere sequestri.
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