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Padovella, brigantessa del Matese

Il senatore Achille Del Giudice
Il senatore Achille Del Giudice
© modif. da "Briganti e senatori", 1997
La legge poi, a San Gregorio, era una sola: la parola di don Achille Del Giudice. Sue le terre, sue le mandrie e le greggi. Don Achille, agli occhi della povera gente, era l'incarnazione del potere: era Sindaco, consigliere provinciale a Caserta, e suo fratello stava a Torino a fare il Deputato.

Faceva venire i soldati a Matese per catturare i briganti, ma contemporaneamente pagava una sua personale squadriglia di uomini, che aveva il controllo assoluto del territorio. Dunque o si era con lui o contro di lui.

Per Maddalena, come per la maggior parte dei paesani, tutto quanto accadeva in quegli anni era poco comprensibile. Non c'era pių il re, ma c'era un nuovo re, e la guerra di Garibaldi non aveva cambiato le cose: don Achille comandava prima, e don Achille comandava adesso.

Cosė chi piegava la testa al "piccolo rre" poteva avere di che sfamarsi.

Ma c'erano pure le teste calde, specialmente i pių giovani, e coloro che si erano lasciati affascinare da quella voce che diceva di darsi alla montagna per fare una nuova guerra e far tornare Francesco, il re napoletano.
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