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Padovella, brigantessa del Matese

Il vallone dell’Inferno sul Matese
Il vallone dell’Inferno sul Matese
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Un salto nel buio. Maddalena scompare nei boschi, con la comitiva guidata dal suo uomo, che proprio in quelle settimane si afferma come uno dei più temuti capibanda nel casertano.

L'inverno latitante, sui monti del Matese, è duro da passare. Presto Maddalena impara i trucchi del brigante: camminare nascosto, cancellare le impronte, evitare le mulattiere.

Come tutti anche lei ha un soprannome, e da allora sarà per sempre Padovella, la brigantessa Padovella.

Ma il freddo si fa più intenso, nevica, e la banda si sposta sui monti sopra S.Potito, dove più fitta è la rete di manutengoli.

Uno dei più fidati è il massaro Luigi Melillo: per non far insospettire i suoi garzoni ha spiegato a Santaniello che, quando ha bisogno, deve venire di sera e tirare una pietra alla finestra della sua camera da letto.

Ogni volta lui scende e li fa entrare. C'è poi Pietro De Rienzo che gli manda il pranzo per quindici giorni consecutivi, ed una volta gli regala pure un revolver ed una pistola.
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