I librai della Lunigiana
Libreria di proprietà della famiglia Bertoni, librai originari di Montereggio in Lunigiana.
© Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana (Photo: Ignoto)
© Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana (Photo: Ignoto)
Tra i primi a richiamare l'attenzione sui librai della Lunigiana è stato il giornalista e scrittore Luigi Campolonghi che scrive: "con i lavori della ferrovia La Spezia-Parma, negli ultimi decenni dell'Ottocento, cominciarono a tornare i librai ambulanti di Montereggio che costruirono bellissime ville sul poggio originario, rinnovando il vecchio borgo decrepito".
Campolonghi continua annotando: "mi raccontarono quei librai che sotto la dominazione austriaca il loro mestiere era difficile e pericoloso, non essendo raro il caso che, non appena essi entravano in un paese con la cassetta dei libri a tracolla, il prete suonasse le campane a martello sollevando la popolazione contro di loro. Per questo motivo, i librai ambulanti decisero di accodarsi all'esercito italiano, e così accadde che, quando in un paese entravano i soldati, vi entrava nello stesso tempo il libro: il più vero e grande liberatore».
I membri della famiglia Bertoni, dopo anni di commercio ambulante, impiantano bancarelle e librerie intorno alla fine dell'Ottocento in Liguria e Piemonte per poi diffondersi durante il Novecento sino a Piacenza, Parma, Como, Venezia, Udine e Padova.
Campolonghi continua annotando: "mi raccontarono quei librai che sotto la dominazione austriaca il loro mestiere era difficile e pericoloso, non essendo raro il caso che, non appena essi entravano in un paese con la cassetta dei libri a tracolla, il prete suonasse le campane a martello sollevando la popolazione contro di loro. Per questo motivo, i librai ambulanti decisero di accodarsi all'esercito italiano, e così accadde che, quando in un paese entravano i soldati, vi entrava nello stesso tempo il libro: il più vero e grande liberatore».
I membri della famiglia Bertoni, dopo anni di commercio ambulante, impiantano bancarelle e librerie intorno alla fine dell'Ottocento in Liguria e Piemonte per poi diffondersi durante il Novecento sino a Piacenza, Parma, Como, Venezia, Udine e Padova.