Liceo Classico G. Leopardi - Aulla
Ventisei stagioni in Svizzera
Eravamo del '55... io avevo diciassette anni. In famiglia eravamo contadini, mezzadri del prete... eravamo sette fratelli e in quattro siamo andati via in Svizzera... il primo anno sono andata a Martigny nel Vallese.
Abbiamo preso il treno alle quattro del mattino e si andava fino a Briga... bisognava fare la visita, non come quelli che arriva adesso... senza far niente. Noi si faceva l'analisi del sangue e i raggi e poi si partiva con il nostro contratto e ci venivano a prendere alla stazione a quel giorno che si era detto... ci veniva a prendere quello che ci aveva fatto venire su in Svizzera e ci portava dai padroni... era di Groppoli... Donati... lui e la moglie facevano venire tutta la gente da uno a due e da due a tre e poi avanti... io non sapevo neanche chi era lui.
Aveva una motoretta e io avevo una valigia di cartone legata con delle corde e lui mi ha caricato di dietro e mi ha portato alla casa dei padroni. Lì c'erano tre figli, il babbo a la mamma... erano grandi... grandi, mai visto della gente così grande! E io non li capivo e loro non mi capivano me... mi hanno chiesto se sapevo fare la ricotta e sono andata per preparare la ricotta e loro intendevano "tricottè", cioè che io dovevo fare la calza... e io pensavo alla ricotta...
Abbiamo preso il treno alle quattro del mattino e si andava fino a Briga... bisognava fare la visita, non come quelli che arriva adesso... senza far niente. Noi si faceva l'analisi del sangue e i raggi e poi si partiva con il nostro contratto e ci venivano a prendere alla stazione a quel giorno che si era detto... ci veniva a prendere quello che ci aveva fatto venire su in Svizzera e ci portava dai padroni... era di Groppoli... Donati... lui e la moglie facevano venire tutta la gente da uno a due e da due a tre e poi avanti... io non sapevo neanche chi era lui.
Aveva una motoretta e io avevo una valigia di cartone legata con delle corde e lui mi ha caricato di dietro e mi ha portato alla casa dei padroni. Lì c'erano tre figli, il babbo a la mamma... erano grandi... grandi, mai visto della gente così grande! E io non li capivo e loro non mi capivano me... mi hanno chiesto se sapevo fare la ricotta e sono andata per preparare la ricotta e loro intendevano "tricottè", cioè che io dovevo fare la calza... e io pensavo alla ricotta...