Breve storia dell’arte rupestre camuna

In Vitt - roccia 7: chiavi medievali
© Centro Camuno Studi Preistorici
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Questi simboli testimoniano per lo più forme di risacralizzazione cristiana ed esorcismo del pagano, ma senza escludere a priori una forma degradata di esecuzione eterodossa o a fondo magico, fuori dall'ambito cristiano.
I riti e l'attività istoriativa si protrassero,seppur con discontinuità e solo su alcune rocce, per tutto il medioevo, elaborando una iconografia ancora legata al mondo della religione cristiana.
Le ultime sporadiche incisioni rupestri risalgono alla fine del 1800, ad opera di pastori locali, figure ormai slegate dal contesto culturale da cui esse erano originariamente scaturite. Molte delle antiche zone istoriate vennero abbandonate e gradualmente ricoperte dal terreno, anche se rimasero nel ricordo delle popolazioni locali.
Solo all'inizio di questo secolo si cominciò a comprendere l'arcaicità e l'importanza di queste testimonianze: Laeng e poi Süss ne segnalarono la presenza in alcune zone della Valcamonica.
I riti e l'attività istoriativa si protrassero,seppur con discontinuità e solo su alcune rocce, per tutto il medioevo, elaborando una iconografia ancora legata al mondo della religione cristiana.
Le ultime sporadiche incisioni rupestri risalgono alla fine del 1800, ad opera di pastori locali, figure ormai slegate dal contesto culturale da cui esse erano originariamente scaturite. Molte delle antiche zone istoriate vennero abbandonate e gradualmente ricoperte dal terreno, anche se rimasero nel ricordo delle popolazioni locali.
Solo all'inizio di questo secolo si cominciò a comprendere l'arcaicità e l'importanza di queste testimonianze: Laeng e poi Süss ne segnalarono la presenza in alcune zone della Valcamonica.